Monday, May 22, 2023

Il Magazzino dei Sogni di Mi Ye Lee

#Citazioni

Il latte alla cipolla. Una specialità che andava a ruba: se consumato caldo, ti ubriacava di un sonno così profondo che potevano caricarti a spalla e portarti via senza che te ne accorgessi.

Era in un ristorante dove lui andava spesso, al suo solito tavolo, e lei gli sedeva accanto, vicinissima, in una bolla di tenerezza. Avevano chiacchierato a lungo. Vedersi lì tutti i giorni doveva essere per loro una specie di appuntamento fisso. In sogno, parlare con lui era naturalissimo, come se si conoscessero da tempo.

Per quanto mi riguarda... forse il mio messaggio sarebbe: “Non dimenticatemi mai, per nessun motivo, e non date il negozio al primo che passa!”» disse in tono scherzoso.

 

Frasi belle e interessanti

~ The Pachinko Parlour di Elisa Shua Dusapin: 

After she’s gone back down, I ask Mieko why her mother wears shoes inside the apartment. Japanese people usually take them off indoors. ‘She says she needs to hear her own footsteps. I’m not supposed to tell anyone. 

 ~ Traditori di tutti di Scerbanenco:

Scuole di crimine, insomma, di attirare la curiosità altrui su un certo argomento, innocuo, per evitare che si concentrasse su altri, pericolosi. 

Non so niente significa molte cose. Significa intanto che si sa qualche cosa, che non si vuol dirla, e che si vuol far credere, appunto, che non si sa niente.


Citazioni da letteratura russa

Dopo lo shake-hands europeo, lo baciò tre volte, alla russa, gli sfiorò per tre volte la guancia con i suoi baffi profumati. ~ Padri e figli di Ivan Sergeevič Turgenev. (mh ma anche noi in Italia ci baciamo tre volte per salutarci 🤔).

Il nostro eroe era in rapporti così e così con loro… non di amicizia e nemmeno di aperta ostilità. ~ Il sosia di Fedor Dostoevskij

Citazioni divertenti

~ Das Große Kishon Buch di Ephraim Kishon:

 Se lo sguardo potesse uccidere, qualsiasi aiuto medico sarebbe arrivato troppo tardi. (orig. in tedesco: Wenn Blicke töten könnten, wäre jede ärztliche Hilfe zu spät gekommen.).

~ Alla fine John muore di David Wong:

Quando mi misi comodo, una gamba si spezzò, facendo piegare di colpo la poltrona di trenta gradi. Mi appoggiai alla spalliera con nonchalance, come a voler dare a vedere che fosse esattamente quello che mi aspettavo accadesse. 

Sedici obiezioni differenti mi vennero in mente allo stesso tempo e in qualche modo si annullarono tutte a vicenda. Forse se fossero state di numero dispari...

Sembrava la mascotte di una macelleria i cui profitti andavano interamente a finanziare l’abituale consumo di acidi del proprietario. 

 ~ Traditori di tutti di Scerbanenco:

Poi venne fuori il vecchietto, calzoni neri, camicia bianca con le maniche rimboccate, piccolo, magro, roseo, e nessun capello, assolutamente non uno. Doveva avere molta esperienza e molta coda di paglia perché non si avvicinò a loro come a due probabili clienti, ma con lo sguardo incerto di chi non sa che cosa stia per dirgli il medico: neoplasia o raffreddore da fieno?

“Va bene, noi andiamo.” La fissò bene, però, le disse con gli occhi che facesse pure, che ciascuno si sotterra come preferisce.

Seccato dalla polizia, era piccolo, vecchio, tutto pelato, ma aveva una sua ributtante forma di nobiltà: si capiva, ecco, che era protetto, e che non aveva – perciò – paura. Bisognava fargliela venire.

Al ristorante non rustico, con qualche tentativo di eleganza e modernità, là, davanti alla chiusa Certosa di Pavia, la cosa più difficile fu ottenere due panini con salame e peperoni sottaceto, non si volevano abbassare a questi piccoli servigi, barista, cameriere e padroncina alla cassa tiravano in lungo finché Mascaranti andò in cucina, disse che era della polizia, e che voleva due panini con salame e sopra una fettina di peperone sottaceto, ma subito, non a Ferragosto, e alla parola polizia i panini quasi sbocciarono fulmineamente dalle mani di tutti gli addetti in cucina.