Saturday, February 19, 2022

Frasi tratte da "Io sono la grondaia" - Gustavo Adolfo Rol

Gustavo Adolfo Rol (Torino, 20 giugno 1903 – Torino, 22 settembre 1994) è stato un sensitivo italiano.

La preghiera e la lettura del Vangelo erano parte della quotidianità del Dottor Rol. Dio è sempre stato presente in ogni istante della sua vita e i suoi esperimenti sono sempre stati finalizzati al bene del prossimo. 

Dio è ovunque, anche dentro di noi e noi siamo parte di Dio. Come tali possediamo immensi poteri a patto che sappiamo scrollarci di dosso i nostri interessi personali e tutta la materialità di cui siamo intrisi. Il Dottor Rol ha intuito questa verità e l'ha messa in pratica. Egli amava definirsi "la grondaia" che convoglia l'acqua che cade sul tetto, cioè una forza di cui riteneva di essere soltanto il canale.  

# Lo spirito intelligente, posseduto da ciascuno di noi, è quel "quid" che compendia tutto quello che noi siamo e sa tutto del presente, passato e futuro, e rimane sulla terra anche dopo la morte a prova dell'esistenza di Dio. Lo spirito intelligente di ogni uomo è legato ai suoi predecessori. Così non è impossibile pensare che il nostro spirito intelligente possa risalire attraverso la catena di discendenza al tempo passato, venendo a conoscenza di nozioni che sono il risultato di tutte le funzioni che hanno contribuito a formarlo.

Lo spirito intelligente non è da confondere con l'anima, la quale è immortale e dopo la morte torna a Dio.

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luglio 1927

[...] potessero leggere sulle pagine del mio viso la nera miseria della mia anima e la triste solitudine del mio cuore.

È così che mi sento immensamente solo ed immensamente  infelice. Tutto ciò a cui credo cade intorno a me, a poco a poco, come altrettanti fiori recisi dal coltello dell'esperienza e della verità.

L'amore è l'unico bel fiore che resiste al filo di questa lama, perchè intangibile, fatto com'è di sospiri e di sentimenti, non m'è dato di averlo, perché non so, non posso afferrarlo. Perché non posso prenderlo. Perché sono cieco: i miei occhi sono pieni di lacrime.

È così che io cammino adagio adagio verso quella fine che non viene mai, incompreso da tutto e da tutti, trascinando meco il peso di un'osservazione infelicemente esatta, d'una bontà che rasenta la pazzia.

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luglio 1929

Io credo, se qualcuno m'abbracciasse, potrebbe sentire il silenzio immenso che c'é nella mia anima.

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Torino 1942

Giungo a Torino e apprendo il grave lutto che ha colpito la sua famiglia. Non posso scriverle parole di cordoglio ma piuttosto subito dirle: non si addolori, ma tenga ben alto il cuore!

La sua adoratissima mamma è felice ed è viva di una vita incorruttibile. 

L'impossibilità di poterla vedere, d'intrattenerci  con essa, non è consentito ai pochi sensi che possediamo. Tutto ciò ci fa credere una dolorosissima e definitiva separazione, mentre invece non si tratta che di una modesta questione di tempo, addirittura ridicola di fronte agli anni che quaggiù se ne vanno così in fretta...

Bisogna credere in quel che Dio ci ha promesso ma, anche se Dio non esistesse, la certezza in una sopravvivenza fisica e spirituale deve essere incrollabile perché troppi segni ce la lasciano intendere. E poi non è possibile che tanti meravigliosi e sublimi sentimenti vadano a finire nel nulla dopo che hanno potuto sopravvivere agli egoismi, agli errori, ai dubbi, ai timori e a tutte le debolezze di cui la vita è colma!

Il dolore e lo sconforto che ci prendono nel vedere allontanarsi da noi le persone care ci appaiono come una spaventevole ingiustizia, ma qui, arriva la voce di Gesù ed interviene a rassicurarci ed a garantirci che ogni ingiustizia verrà riparata.

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~ Dalle Poesie ~

e le voci rispondono, sommesse: "Cosí sia!".

"Non ti scordar di loro" - è di pietà, è di affetto.

Questo bel sentimento che ognuno ha in fondo al petto:

Il Signore ha voluto che un po' di pace apporti

nel cuore degli uomini il pensiero dei morti!

Le preghiere continuano ed il fuoco sonnechia

nell'angusto camino la brace adagio invecchia,

finisce, e si riprende l'Ave Maria

e le voci rispondono sommesse "Così sia!".


~ Dai Pensieri ~

Proverai la gioia immensa di aver tutto nel nulla e di aver nulla nel tutto. Dimenticherai te stesso e farai della tua ombra un raggio di luce. 

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Sono tutte casualità, ma se in esse questa creatura trova una "ragione" a tanti suoi problemi, allora ... chissà, sono casualità che fanno parte di un "sistema" altissimo dove la casualità diviene legge.

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Wednesday, February 9, 2022

Leggendo "Strangers" di Taichi Yamada #1

 

Photo by Sasha Freemind on Unsplash


Come colonna sonora per questo libro ci starebbe benissimo "Mad World" di Gary Jules ☆彡

Questo libro volevo leggerlo davvero da tanto tempo, ma era introvabile T_T Poi un bel giorno il cielo ha voluto farmi un regalo e ho visto che era stato ristampato  

È un libro molto scorrevole e di appena 200 pagine.

Qui di seguito trovate i miei appunti di lettura.

#1

Il protagonista, divorziato da poco, si è trasferito nell'appartamento che prima fungeva solo da ufficio. L'edificio in cui si trova è immenso e sembrerebbe che tutti gli appartamenti vengano usati come uffici, così che la notte lui è l'unico a trovarsi ancora lì. 

Sul protagonista apprendiamo anche che è rimasto orfano fin da bambino ed è stato cresciuto da parenti amorevoli che però non potevano colmare la sua tristezza e la sensazione di non avere radici.

All'inizio per il protagonista non è facile adattarsi al rumore della strada che non cessa nemmeno nelle ore più notturne, ma dopo un paio di giorni si è già abituato e anzi, glisembra tutto fin troppo silenzioso d'improvviso. 

But now it had reached the point where the building seemed altogether too quiet, and I had to wonder where my own senses were leading me.

This feeling of too much quiet first came over me on a night near the end of July as I sat working at my desk a little after eleven. A chill ran down my spine, and I felt as though I were suspended in the middle of a vast dark void, utterly alone.

[...] I stopped turning pages and listened. Through the roar of traffic I strained to capture some other recognizable sound. I could hear nothing.

Ovviamente essere da solo in un edificio del genere inizia a renderlo inquieto.

So I'm the only one here, I thought as I went inside. I'm the only one left in the entire building.

Even though I still could not be completely sure, part of me actualy wanted to think so. I walked across the lobby to a sofa set against the wall and plopped down heavily. It did feel a little psooky to think that I was all alone in such a large building late at night but it was also liberating - as if I had returned to my childhood and its innocent, exciting sense of freedom.

Mentre se ne sta sul divanetto si apre il portone ed entra una donna sulla trentina che va dritta all'ascensore.

#2

Monday, February 7, 2022

Leggondo "Denaro falso" di Tolstoj #4

Qui di seguito trovate i miei appunti di lettura, quindi anche spoiler u_u

Lista dei personaggi in ordine di apparizione:

Ivan Mironov: contadino.

Vasìlij: portiere nel palazzo dove sta il negozio di fotografia.

Gheràsim: ragazzo fatto ladro di cavalli da Ivàn Mirònov.

Stjepàn Pelaghèjuskin: contadino dalla vita tragica, come quasi ogni personaggio di questo libro.

Màrja Semjònovna: donna sulla cinquantina che porta il peso di un'intera famiglia di ingrati.

Riassunto: capitoli 1-4, capitoli 5-8, capitoli 9-12, capitoli 13-16, capitoli 17-20, capitoli 21-2 (parte seconda), capitoli 3-6 (parte seconda), capitoli 7-12 (parte seconda), capitoli 13-20 (parteseconda)).

13

In questo capitolo ritroviamo il caro Vasìlij 😒 Dopo un periodo passato a fare il mendicante, trova lavoro come guardiano di un frutteto. La sua vita ritorna a essere bella: 

Sdraiato tutto il giorno sulla paglia fresca e odorosa, accanto a mucchi di mele d’estate e d’inverno che odoravano ancor più della paglia, fischiava e cantava, guardando che i ragazzi non venissero a pigliar le mele. E di cantare canzoni Vasìlij era maestro. E aveva una bella voce. Venivano dal villaggio delle donne e delle ragazze per le mele. Vasìlij scherzava con loro, a quelle che gli piacevano dava più o meno mele in cambio di uova o di copeche – e di nuovo si sdraiava, e si moveva soltanto per far colazione, desinare e cena. 

Vasìlij è bravo nel suo lavoro, ma non perde il vizio del rubare. Il suo alloggio non dista molto dalla casa del padrone e vede così la vita dei ricchi e ne rimane sempre più affascinatom tanto che inizia a pensare a un modo su come mettere le mani su tanti soldi. 

Friday, February 4, 2022

Leggendo "Denaro falso" di Tolstoj #3

Lista dei personaggi in ordine di apparizione:

Fjodor Michajlovič Smokòvnikov: direttore dell'intendenza di finanza; padre di famiglia super scorbutico e con facile inclinazione ad alzare la voce se non va tutto come vuole lui.

Mitja: figlio 15enne di Fjodor Michajlovič, un bravo ragazzo che fa scelte discutibili con l'aiuto di amici altrettanto discutibili. Ha un fratellino (Pétja) di due anni. Non sopporta il padre da cui si sente represso e incompreso.

Zènja Jevghènij Michajlovič: proprietario del negozio di fotografia e cornici.

Ivan Mironov: contadino.

Vasìlij: portiere nel palazzo dove sta il negozio di fotografia.

Pjotr Nikolàjevič: imprenditore agricolo di grande successo. Altri fatti random che sappiamo di lui: è quasi cieco; ha lavorato come impiegato per le dogane; ha circa 18mila rubli da parte.

Pètka: uno degli operai di Pjotr Nikolàjevič

Prokòfij Nikolàjevič: altro operaio di Pjotr Nikolàjevič.

Màrja Vasìljevna: lavora al negozi di foto; è la moglie di Zènja Jevghènij Michajlovič

Michaìl Vvedjèskij: professore di religione di Mitja.

Riassunto: capitoli 1-4, capitoli 5-8, capitoli 9-12, capitoli 13-16, capitoli 17-20, capitoli 21-2 (parte seconda), capitoli 3-6 (parte seconda), capitoli 7-12 (parte seconda), capitoli 13-20 (parteseconda)).

Scopriamo di più sul passato del portiere Vasìlij: ha lasciato tre anni prima il villaggio per la città, è sposato ma la moglie é rimasta al villaggio e lui la tradisce senza scrupoli. Vasílij è un topolino di città e il solo pensiero di tornare a vivere al villaggio lo distrugge. Dopo aver incassato i 10 rubli per giurare il falso al processo, il brivido del crimine non lascia più Vasìlij che inizia a rubare negli appartamenti del palazzo dove fa il portiere. Fa l'errore di rubare anche nell'appartamento di Zènja che lo licenzia. 

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Apriamo le porte a un nuovo personaggio: Pjotr Nikolàjevič imprenditore agricolo. Durante la notte mentre la guardia Pétka se la dorme della grossa, tre cavalli vengono rubati. Pjotr è distrutto T_T ha paura di quello che possa succedere ai cavalli. Grazie al suo potere e alla sua influenza riesce a mobilitare tutto il paese per cercare i cavalli. Purtroppo non li trovano.