Wednesday, August 30, 2023

Le tonalità emotive di Otto Bollnow

 Un libretto che si legge con molto interesse! Otto Bollnow era un filosofo tedesco e in questo libro ha raccolto i suoi pensieri sui vocaboli per esprimere sentimenti e la loro etimologia.

I passaggi del libro che mi sono salvata:

A  esse  appartengono,  solo  per  fare  un  esempio  provvisorio,  le tonalità  emotive  dell’allegria  [Fröhlichkeit]  e  della  tristezza  [Traurigkeit],  della  gaiezza  [Lustigkeit]  e  dell’esuberanza   [Ausgelassenheit],  come  quelle  dell’abbattimento  [Niedergeschlagenheit]  e  della  depressione  apatica   [dumpfe  Benommenheit],  della  tranquillità  [ruhige  Entspanntheit],   come  dell’angoscia   [Angst]  e  della  preoccupazione   [Besorgtheit].

Il  linguaggio  corrente  illustra  volentieri le  tonalità  emotive  attraverso  la  metafora  dell’altezza  e  le caratterizza  pertanto  come  un  certo  livello  del  sentimento.  Così  parla di  situazioni  emotive  in  cui  ci  si  sente  «su»   [gehobenen]  e  ci  si  sente  «giù»   [gesenkten],  о  si  è  «depressi»  [niedergedrückten],  di  sentimenti  «superficiali»   [flachen]  о  «profondi»   [tiefen].   In  tal  modo  il linguaggio  associa  volentieri  l’idea  di  un  peso  che  nelle  tonalità emotive  afflitte  piega  l’uomo  verso  il  basso,  e  da  cui  egli  si  sente liberato  nelle  tonalità  emotive  felici. Alcuni esempi basati sull'"altezza" dei sentimenti sono: leggerezza   [Leichtsinn],   oppure  baldanza   [Übermut],   pena  [Wehmut],   tetraggine   [Schwermut],   indifferenza  [ Gleichmut],   malumore   [Mißmut],   quali  modi  dell’umano  «essere  di  un  certo  umore»   [Zu-Mute-sein].   Lo  «stato  d’animo»   [Gemüt],   che,  dopo  essere stato  a  lungo  ignorato,  è  stato  sviluppato  recentemente  da  Lersch e  Strasser  come  concetto  psicologico  fondamentale,  sembra  quindi essere la vera e propria sede della tonalità emotiva.   

La paura  [ Furcht]  è  un  sentimento  (determinato),  poiché in  essa  l’uomo  ha  paura  sempre  di  qualche  cosa  da  cui  si  sente minacciato  (un’aggressione,  una  perdita,  una  figuraccia,  о  qualcosa  del  genere).  L’angoscia   [Angst]  invece  si distingue  dalla paura  per  il  fatto  che  in  essa  l’uomo  è  incapace  di  indicare  un oggetto  determinato,  di  fronte  al  quale  si  sente  angosciato.  L’angoscia  rimane  assolutamente  indeterminata  riguardo  all’oggetto. 

Tuesday, August 1, 2023

✨ Luglio 2023 ✨ Reading Recap

Ecco le mie letture di luglio! Questo mese sono stata via in vacanza 10 giorni dalla mia famiglia e ho letto davvero poco. Una volta tornata ho ripreso il ritmo abitudinario. Ho finalmente letto un altro libro di una scrittrice francese che mi piace tantissimo: Winter in Sokcho di Elisa Shua Dusapin 

# Letture:

1. Winter in Sokcho di Elisa Shua Dusapin 3.5/5

2. La casa a 100 piani  

È un libro bellissimo! Non solo per bambini, le illustrazioni sono così dolci (◍•ᴗ•◍)❤

3. Lettere da Whalestoe di Danielewski 3.5/5 Un paragrafo verso la fine è bellissimo. L'ho inserito nel mio libro delle preghiere ✨💖 È un libretto che si legge in un giorno se si può. Aver letto prima Casa di Foglie non è necessario, ma alcuni passaggi sono riferiti ad essa.

4. La casa della luce di Yoko Ogawa DNF Il primo racconto è carino, il secondo ansioso. Entrambi però nulla di particolare. Il terzo non l'ho letto.

5. I miei giorni alla libreria morisaki di Satoshi Yagisawa. DNF ho smesso a pag 70. La protagonista proprio non mi andava giù. E poi tutta la storia mi sembrava priva di qualsiasi cosa. Non c'è un sentimento, non c'è un evento, un chicchessia, niente.

6. Piombo e sangue di Dashiell Hammett. DNF Troppo veloce, un sacco di nomi e poi è incredibile come certi personaggi riescano a condurre una vita "tranquilla" nonostante gli orrori che compiono e come facciano a sopravvivere più di due pagine in una città costituita, costruita e portata avanti da quasi solamente delinquenti.

7. Salomé di Oscar Wilde DNF

8. Stupore e tremori di Amélie Nothomb 2/5 

Amelie viene assunta come interprete in Giappone in un'azienda di sclerati. Inutile dire che non farà mai l'interprete in questo posto, ma non rimane con le mani eh! inizia le giornate aggiornando i calendari a muro di tutti gli impiegati, poi smista e consegna la posta (mandando involontariamete il postino in una crisi esistenziale/isterica) e infine si prodiga nel tenere idratati i suoi colleghi/aguzzini. Peccato non avessero una macchina per i bubble tea..

*s p o i l e r*

Ho trovato bello il fatto che Saito (uno dei suoi superiori) si sia scusato con lei alla fine. Per il comportamento del Vicepresidente invece non ci sono che brutte parole invece. Evidentemente l'"etica" lavorativa giapponese è così diversa dalla nostra da risultare quasi inventata, impossibile. E la Fuboki (il superiore diretto di Amelie) mi fa tanto dispiacere, perché infelice in una gabbia, che è vero gliel'hanno costruita gli altri, ma di cui potrebbe liberarsi facilmente. Mi ha ricordato molto l'Otto di Spade nei tarocchi come persona. E poi scusa ma cosa scrive ad Amelie per congratularsi della pubblicazione del libro, dove prima la insultava dalla mattina alla sera.. almeno avere la dignità (parola che sta tanto a cuore a Fuboki) di chiedere venia.

9. Tito di Gormenghast di Mervyn Peake 4/5

10. Presagio triste di Banana Yoshimoto 2/5 Mh ambivalente. Da una parte sembra esserci una bella trama e anche alcuni passaggi sono molto belli. Dall'altra abbiamo un amore incestuoso (non corrisposto per fortuna), una scena (omicidio) che mi sarei volentieri risparmiata e poi la nonchalance con la quale i genitori non reagiscono più di tanto alle continue sparizioni della figlia (che fin da giovanissima tende a scappare di casa per giorni), a parte arrabbiarsi come unica reazione, non fanno niente, non ne parlano, non cercano aiuto, niente. La zia, dalla quale la protagonista va il più delle volte, non fa storie nell'accoglierla, ma anche lei non mostra reazioni di sorta a queste fughe continue.
Per non parlare del paragrafo in cui la madre di Yayoi le dice che sì, lei è sempre stata una bambina con una sensibilità diversa, incredibile e profonda, ma che loro (genitori) hanno fatto il possibile per reprimerla in modo che potesse crescere serena e normale (!!!) e avere una vita come si deve invece di finire etichettata come pazza in ospedale.

11. Ciotole di riso di Banana Yoshimoto. DNF uff non lo so, non mi ha preso per niente tutta la storia. Sono arrivata a quasi la metà, ma con gran fatica e quindi ho smesso.

12. Il ventaglio di Lady Windermere di Oscar Wilde 3/5 Quanta passione, quanti segreti e quanti inganni! Ho trovato incomprensibile la rapidità con cui Margaret (giovane) era disposta ad abbandonare il figlioletto di punto in bianco senza neppure pensarci un secondo.