Questo racconto si trova nella raccolta "Le Solitarie" di Ada Negri.
Si tratta evidentemente di un racconto biografico, perché c'é Feliciana cucitrice (come la madre di Ada) e Gigi vetturino amante del vino che lascia lo stipendio all'osteria (come il padre di Ada).
La storia é tristissima e mi ha fatto pensare a quanto le cose siano cambiate oggi. Ho anche ripensato a "Un medico in famiglia" dove grazie a una buona e solida situazione econimica vivono tutti insieme proprio come una grande famiglia. Quante persone son passate per Casa Martini!
Comunque tornando alla storia della Negri per me ci vuole dire: si nasce soli, si muore soli. Certo é straziante leggere della cattiveria nata dalla povertá.
Un racconto molto bello anche se parecchio triste. Mi ha messo addosso malinconia e ricordato tanto Ursula di Marquez in "Cent'anni di Solitudine".
Buona serata,
Beatrice.
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