La storia è molto semplice: Santiago Nasar deve morire e lo sa tutto il paese. Questo si divide tra coloro che evitano di agire, perchè confidano sull'azione altrui e coloro che, pur facendo del loro meglio per cambiare le cose, vengono irrimediabilmente ostacolati dal fato: l'inevitabilità del destino sembra essere una cappa prepotente che aleggia su Manaure.
Ho avuto difficoltá a portare avanti questa lettura. Anche se si tratta di un romanzetto l'ho trovato molto poco scorrevole e poco coinvolgente.
Nel primo capitolo si parla della morte di Santiago e nei seguenti quattro si riavvolge la matassa per ricostruire in maniera dettagliata la serie di eventi che l'hanno provocata, soffermandosi talvolta su un quadretto particolare di vita o sul passato di un personaggio rilevante.
Una storia molto breve, un po' strana, ma con immagini estremamente forti. A me verso fine libro é venuto male a leggere il dettagliato omicidio di Santiago.
Ho altri due libri di Marquéz che vorrei leggere volentieri. Speriamo siano meno cruenti!
Se avete letto anche voi questo libro, fatemi sapere nei commenti qui sotto come lo avete trovato!
A presto,
Beatrice