Tuesday, March 7, 2023

Denaro Falso di Tolstoj #6

Lista dei personaggi in ordine di apparizione:

Pjotr Nikolàjevič: faceva l’amministratore della proprietà dei Liventsovy finché viene ammazzato dai contadini del posto.

Màrja Semjònovna: donna sulla cinquantina che porta il peso di un'intera famiglia di ingrati. Nel Vangelo trova la sua forza.

Katja Turcjàninova: studentessa; fidanzata con Tjùrin; vuole portare un nuovo ordine nel Paese.

Tjùrin: studente; rivoluzionario; istruisce i contadini dei Liventsovy sulle teorie del socialismo e sulla nazionalizzazione delle terre con conseguenze purtroppo disastrose.

Stjepàn Pelaghèjuskin: ha ammazzato Ivan Mironov (ladro di cavalli, ex contadino) e durante il sue periodo in prigione la sua famiglia cade nella miseria (la moglie muore di stenti ee i figli non sa dove siano finiti). Uscito di prigione impazzito di dolore inizia a uccidere qua e la e a derubare le vittime.

Riassunto: capitoli 1-4, capitoli 5-8, capitoli 9-12, capitoli 13-16, capitoli 17-20, capitoli 21-2 (parte seconda), capitoli 3-6 (parte seconda), capitoli 7-12 (parte seconda), capitoli 13-20 (parteseconda)).

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Katja Turcjàninova è arrivata due anni fa a Pietroburgo per studio. Subito trova un fidanzato: Tjùrin, figlio di un sindaco della provincia di Simbìrsk.

Katja è brava negli studi e legge moltissimo. Sente di avere una vocazione: distruggere la società odierna, che incatena le migliori forze del popolo, e di mostrare alla gente quella nuova via della vita che a lei stava venendo mostrata dai più recenti scrittori.

L’estate Katja decide di passarla da un’amica che abita nello stesso paese dove il padre di Tjùrin fa il sindaco. La proprietà dei Tjùriny confina con quella dei Liventsovy dove svetta la bandiera di Pjotr Nikolàjevic. Appena Pjotr Nikolàjevic inizia le sue manovre di riordino (vedi capitolo 17), il giovane Tjùrin, vedendo lo scontento crescere tra i contadini, non solo li informa sui loro diritti ma li istruisce anche sulle teorie del socialismo in generale, e in particolare quella della nazionalizzazione delle terre.

Poi come ben sappiamo Pjotr Nikolàjevic viene ammazzato e durante il processo viene fuori che Tjùrin andava al villaggio e discorreva coi contadini. Segue una perquisizione della casa di Tjùrin, dove vengono trovati opuscoli rivoluzionari. Tjùrin viene arrestato e condotto a Pietroburgo.

Katja lo va a trovare in carcere, ma non È così semplice fargli visita. Si può entrare solo negli orari e giorni stabiliti e non si possono vedere da soli. Una guardia le propone condizioni di visita migliori se accetta le sue avances. Katja rifiuta e fa richiesta di vedere Tjùrin da sola al capo della polizia che le ripete però le steese cose che le aveva già detto l’ufficiale, cioè che essi non possono far nulla, che c’è una disposizione del ministro. Allora Katja decide di mandare la sua richiesta al ministro, ma viene respinta anche lì. Non ci sono altre soluzioni, Katja è proprio costretta a comprare una rivoltella.

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Katja va dal ministro nell’orario in cui riceve e aspetta il suo turno. Quando finalmente tocca a lei tira fuori la pistola e spara un colpo che va a vuoto. Ne spara un altro, ma il ministro è già scappato. Katja viene arrestata. Il ministro non si è fatto nemmeno un graffio.

Katja finisce in carcere. Il ministro, avendo ricevuto i rallegramenti e insieme le condoglianze dei più alti personaggi e perfino dello stesso imperatore, nomina una commissione per fare un’inchiesta sulla trama di cui quell’attentato era conseguenza.

Naturalmente, non c’è nessuna trama, ma i funzionari della polizia segreta e della paese si mettono con zelo a ricercare tutte le fila di quella trama inesistente, fanno perquisizioni su perquisizioni, leggono i diari e le lettere private, interrogano Katja numerose volte cercando di strapparle il nome dei suoi complici.

Katja, nel frattempo, è scesa nella pazzia, passa le giornate in prigione chiacchierando con gli altri detenuti o dando capocciate al muro e urlando o ridendo istericamente.

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Un giorno Màrja Semjònovna va a riscuotere la sua pensione e tornando a casa incontra un maestro di sua conoscenza che le chiede se è soddisfatta della somma ricevuta. Questa conversazione privata e del tutto fuori luogo viene origliata da un passante di nostra conoscenza, il serial killer Stjepàn Pelaghèjuskin.

Dopo aver ucciso i proprietari della locanda precedente, gli era venuta l’idea di andare a stare una notte da un suo conterraneo e ne stermina la famiglia. Stjepàn non riesce a pensare ad altro che ad uccidere e rubare. Quando origlia la conversazione della Semjònovna decide di rubarle il denare. Di notte si intrufola nella sua casa e uccide: la sorella maritata, il marito di questa. Arriva alla camera dove sta la Semjònovna che lo guarda con pietà e gli dice che uccidendo gli altri, uccide solo se stesso. Stjepàn la sgozza, ma quello sguardo non lo abbandona più, anzi diventa per lui un tormento.  

Per la prima volta dopo una strage di sangue Stjepàn si sente senza forze e si va a stendere in un fossato nel quale passa poi diverse notti.

Parte Seconda

1

Disteso nel fossato, Stjepàn è perseguitato dai fantasmi delle sue vittime. Appena chiude gli occhi vedo lo sguardo della Semjònovna e un mucchio di figure nere dagli occhi rossi che lo circondano e gli danno dell’assassino e lo gettano nello sconforto. Stiepan racconta tutto alla polizia e viene incarcerato. Al giudice racconta tutto per filo e per segno e si dice pentito. Anche in carcere questa volta è un detenuto modello.

2

Stjepàn è sempre più esasperato dalle figure nere che lo incitano all’odio verso se stesso e a farla finita. Un giorno cerca di togliersi la vita, ma per fortuna viene salvato dalle guardie. Stjepàn viene tolto dall’isolamente e spostato in una cella con altri detenuti. Stjepàn ancora perseguitato dalle figure nere cerca rifugio nelle preghiere, finchè una notte gli appare in sogno la Semjònovna. Stjepan le chiede se lo può perdonare e lei si limita a guardarlo con uno sguardo dolce. Da allora le figure nere sono scomparse e Stjepàn si sente come rinato, ha capito l’atrocità delle sue azioni ed è pronto per l’espiazione. È anche pronto a fare conoscenza con i suoi compagni di cella.

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