Friday, September 23, 2022

Tokyo Zombie - Hanakuma

Lo stile artistico "Heta Uma" (buono ma brutto) si adatta perfettamente al caos e all'orrore sempre presenti in questa storia che scorre via velocissima.

Non pensavo che mi sarebbe piaciuto perché non sono un tipo da zombie, ma nel manga in realtà troviamo un ragazzo che ama il jiu-jitsu con alcuni zombie sullo sfondo.


Fujio e Mitsuo sono due operai con la passione per il Jiujitsu alle prese con una violenta epidemia di zombie nella capitale del Sol levante: dovranno affrontare sfide impossibili in una Tokyo post-apocalittica governata da una società feudale che ha legalizzato la schiavitù e ha introdotto arene per incontri mortali in cui combattono zombie e umani.

Nonostante si studi storia a scuola con l'intento non solo di conoscere da dove veniamo, ma anche per non ripetere gli stessi errori, in questa Tokyo sembra essere l'atto più logico quello di passare da: apocalisse zombie -> schiavitù dei non-zombie poveri per garantire una vita dignitosamente vuota ai ricchi -> far lottare nelle arene poveri vs zombie. Ma dopo che nell'arena arriva un lottatore con esperienza nel jiu-jitsu, che combatte tutto perfettino e che la folla odio alla follia e dopo che alcune guardie fanno surf sui suini, si scatena la rivolta tutti contro tutti. Maiali che volano di qua e di là, ricche signore che lanciano tavoli nell'arena (come nel wrestling televisivo insomma) e cani dal cuore grande, ma lo stesso capaci di vendetta.

Questo manga mi è piaciuto abbastanza. È molto ironico e i disegni sono conformi alla storia, all'atmosfera, alla velocità col quale tutto accade.

Unica cosa: avrei voluto sapere di più sul Principe.

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