Wednesday, February 8, 2023

Casa di Foglie - pagina xi-xiv

Questo non è per te.

Ecco cosa leggiamo per prima cosa: il contenuto del libro non è per noi. E ha ragione, non lo è. È pensato solo per i personaggi del libro, che anche se non si conoscono, comunicano tra loro attraverso queste pagine.

Partiamo con un Johnny Truant perseguitato dagli incubi e dalla paura di addormentarsi:

Ho ancora gli incubi. Così spesso che ormai dovrei essermi abituato. Ma non è così. Nessuno si abitua agli incubi.Sono distrutto. Il sonno mi perseguita da non so più quanto tempo. Ma la cosa tremenda è che l'idea di dormire non mi sorride affatto. Dico "tremenda" perché una volta dormire mi piaceva. Dormivo in continuazione. Ma era prima di quel giorno in cui il mio amico Lude mi svegliò alle tre di notte, chiedendomi di raggiungerlo. Cosa sarebbe successo se non avessi sentito il telefono? Sarebbe tutto diverso, adesso? Ci penso spesso.

Fino a un mese prima il nostro Johnny era una persona diversa, non del tutto serena, ma nemmeno paranoica e oppressa come ora. Era alla ricerca (senza molte speranze) di un appartamento, dopo aver avuto qualche problema con il vecchio proprietario ed esser stato sfrattato su due piedi.

[...] il proprietario una mattina si era svegliato convinto di essere Charles de Gaulle. //uno dei tanti riferimenti alla Seconda Guerra Mondiale// C'ero rimasto talmente secco, a questa uscita, che senza pensarci due volte gli avevo detto che, anche se a mio modesto parere non assomigliava per nulla a un aeroporto, //il riferimento alla II Guerra Mondiale non ha sfiorato la memoria di Johnny nemmeno per striscio, che ha subito pensato al riferimento più moderno dell'aeroporto// tutto sommato l'idea di un 757 che gli atterrava addosso non era per niente male. Mi ha dato lo sfratto su due piedi. Avrei potuto dare battaglia, ma il posto era una gabbia di matti e non mi dispiaceva l'idea di andarmene. Il risultato è stato che Carletto de Gaulle nel giro di una settimana ha mandato in fumo l'appartamento. Alla polizia ha detto che c'era caduto sopra un 757.

L'amico Lude gli aveva raccontato di un suo vicino, un anziano signore che gli aveva confessato di avere ancora pochi giorni da vivere. //perché glielo confida? Lude abita in un mega palazzo dalle tante stanze è_è un po' come la Casa che stiamo per visitare.


Johnny se ne scorda alla svelta di questo aneddoto e trova un appartamento per conto suo e continua il suo lavoro da apprendista in un negozio di tatuaggi.

È la fine del '96. Le notti sono gelide. [...] Io e Lude abbiamo trascorso le ultime ore dell'anno da soli, alla ricerca di nuovi bar, nuove facce, guidando senza sosta tra un canyon e l'altro, e cercando di mettere a tacere a suon di cavolate la maestosa volta celeste che incombeva sopra di noi. Non ci siamo riusciti. A metterla a tacere, dico.
E poi il vecchio è morto.
[...] A quanto ne so, era americano. Anche se, come sarei venuto a sapere in seguito, quelli che lavoravano con lui, pur non essendo mai riusciti a capire da dove venisse, percepivano un accento nella sua voce. Si faceva chiamare Zampanò.

Non sappiamo nemmeno se Zampanò fosse il suo vero nome. //Zampanò in tedesco indica colui che fa sembrare possibile l'impossibile. Quindi una sorta di manipolatore al negativo e illusionista al positivo. Era un tipo schivo a detta di Lude, eppure ogni mattina e sera non mancava di farsi vedere in cortile insieme a un'ottantina di gatti ᵔᴥᵔ Questi gatti andavano pazzi per Z nonostante lui non se li filasse di striscio. //ripeto 80 gatti in un cortiletto.. nessuno si fa qualche domanda, qualche controllo non so, non mi sembra una cosa normale. Da mia nonna nella corte in campagna c'erano spesso tanti gatti randagi, ma non superavano la decina in numero. Mi ricordo anche la campagna di vaccinazione per i gatti randagi! Comunque sia Z non aveva nessuno, niente amici, niente famiglia.

Appuntini: Lude ha un proprio salone da parrucchiere. Il giorno fatidico della morte di Z, Lude si era già accorto la mattina presto poco dopo le 7 che qualcosa non andava, perché non aveva visto tornando a casa il vecchio Z nel cortile. Quando la sera mancava ancora ogni traccia in giardino di Z, Lude si decide insieme a una vicina (una ragazza madre che proprio come lui era abituata a vedere Z in giardino ogni giorno come una sorta di routine) a chiamare Flaze, l'amministratore del condominio.

Vi presento FLAZE (ง ˙o˙)ว Mezzo ispanico e mezzo samoano, una specie di gigante alto uno e novanta per centodieci chili, senza quasi un filo di grasso. Non ha paura di nulla fatta eccezione per l'appartamento del vecchio Z e tutto ciò che lo riguarda. Perciò dà le chiavi a Lude e aspetta fuori.

In seguito Flaze confesserà di aver presentito che là dentro avrebbero trovato un cadavere e lui non lo voleva vedere. → «Sapevamo che cosa avremmo trovato» disse. «Sapevamo che quel tipo era morto.» //Quel secondo sapevamo è sottolineato nel libro, come per dire fai attenzione a questa parola appunto. E io mi chiedo, chi è quel noi? Lui, Lude e la ragazza? Solo perché non lo avevano visto un giorno? Aggiungo che a volte Zampanò si avventurava con i mezzi pubblici fino alla spiaggia e ci passava la giornata. Eppure non lo vedono una giornata e già presentano la sua dipartita. È vero che Z aveva preannunciato la sua prossima fine a Lude però insomma mi sembra un po' esagerato chiamare il custode 🤔 La mia ipotesi più traballante è che Lude e la ragazza abbiamo informazioni in più e che quindi sanno già in anticipo che è morto e non c'é bisogno di aspettare ulteriormente 🧐 Ma secondo me c'entra anche Flaze in qualche modo. Quel sapevamo non mi quadra.

Poi arriva la polizia e i paramedici che lo dichiarano morto. Z aveva un'ottantina d'anni (come il numero dei gatti). L'ennesimo cadavere circondato di cose che non significano nulla per nessuno se non per lui, l'unico che non può portarle con sé. Il giorno dopo sulla porta c'era già il cartello AFFITTASI. Prima che arrivino quelli di una ditta di traslochi a svuotare l'appartamento, Lude fa una scoperta orribile Sono le tre del mattino e riesce comunque a convincere Johnny a raggiungerlo immediatamente.

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